PEDAGOGIA E PSiCOMOTRICITà
Educazione a 360 gradi
“Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente”
M. MONTESSORI
CHE COSA è LA PEDAGOGIA?
La pedagogia è la scienza umana che studia l’educazione e la formazione dell’uomo nella sua interezza ovvero lo studio dell’uomo nel suo intero ciclo di vita. Non si occupa esclusivamente dei bambini e dell’infanzia, ma anche di adolescenti, giovani, adulti, anziani e disabili ovvero delle altre fasi della vita. Insieme alle altre Scienze Umane si rivolge dunque ai contesti formali, non-formali e informali dove avviene il processo di “trasformatività” proprio della pedagogia stessa.
Il fine euristico della pedagogia è l’Uomo che si relaziona con l’altro da sé (educazione) e che si relaziona con se stesso (formazione). Il Pedagogista studia l’umano e ciò che riguarda l’Uomo e la sua esistenza. Nell’ambito della pedagogia italiana il pedagogista Riccardo Massa ha proposto di usare il termine formazione per indicare sia l’educazione (ovvero il processo di formazione globale della personalità) sia l’istruzione (ovvero il processo di trasmissione da parte di un individuo e di acquisizione di competenze e di conoscenze da parte dell’individuo che viene istruito).
L’educazione (secondo i modelli teorici elaborati dai pedagogisti) ha tre coordinate:
- Il sapere (le conoscenze teoriche).
- Il saper fare (le competenze pratiche o abilità).
- Il saper essere (modo in cui un individuo mette in campo il saper fare e il saper essere).
Molti possono essere i fattori che compongono un problema pedagogico: le difficoltà delle relazioni genitori-figli, gli svantaggi sociali, i conflitti culturali, l’inserimento delle persone diversamente abili, il reinserimento dei detenuti, la riabilitazione dei tossicodipendenti, etc, sono tutti fattori che possono essere oggetto di specifici interventi educativi oppure possono far parte di un insieme di elementi problematici rilevanti per l’agire pedagogico.
Educare significa “tirar fuori” ciò che è dentro alla persona: significa cioè valorizzare quanto di meglio ci sia potenzialmente in un individuo. L’educazione consiste in un rapporto tra due persone: un educatore e un educando. L’educatore deve adeguarsi (e di conseguenza adeguare l’intervento educativo) al livello dell’educando, comprendendo i suoi bisogni e incentivando le sue competenze.
CHe cosa è la psicomotricità?
La psicomotricità è un metodo di intervento che supporta i processi evolutivi dell’infanzia . È ricca di attività e di giochi dove i bambini e le bambine sono i protagonisti del loro sviluppo e della loro crescita . Attraverso giochi sensoriali, motori, simbolici e cognitivi vengono coinvolti corpo e mente in stimolazione multisensoriale e su più dimensione evolutive per aumentare e rafforzare le capacità dominio – specifiche e rendere più armonico il processo del neurosviluppo.
La pratica psicomotoria è utile per tutti i bambini e le bambine ed è un coadiuvante per la crescita sana e il benessere dell’infanzia. Può essere svolta in piccolo gruppo o singolarmente.
La psicomotricità è utile per i bambini che hanno necessità di compiere un salto evolutivo e risolvere blocchi cognitivi emotivo-affettivi e relazioni . È un’attività utile per educare al riconoscimento delle proprie emozioni, a saperle regolare.
la psicomotricità interviene soprattutto nei disturbi del neurosviluppo : Disabilità intellettive, Disturbi dello Spettro dell’autismo, Disturbi da Deficit d’attenzione/iperattività, Disturbo Specifico dell’Apprendimento, Disturbi motori e nelle diagnosi di Ritardi globale dello sviluppo.
Lo psicomotricista interviene attraverso un’attenta analisi e osservazione del bambino per potenziare le sue abilità di base e i punti di forza e abilitarlo a nuove e specifiche competenze senza mai iniziare da ciò che il bambino non sa ma da ciò che lui conosce.
chi è lo psicomotricista?
In Italia la professione dello psicomotricista è riconosciuta a chi è in possesso di una formazione professionale specialistica in psicomotricità che si consegue post laurea presso una scuola triennale / biennale o con una formazione post laurea universitaria ad hoc attraverso corsi di specializzazione o master. La professione è riconosciuta secondo la legge 4/2013.
come lavora lo psicomotricista?
Dopo una valutazione e osservazione psicomotoria lo psicomotricista costruisce un piano di interventi utili a favorire lo sviluppo armonico del bambino e della bambina.
La valutazione fa leva sia sull’osservazione in situazioni gioco -specifiche che attraverso un assesment più standardizzato con somministrazione di test.
L’obiettivo dell’intervento può essere di tipo funzionale e lavorare su competenze e abilità dominio – specifiche o di tipo educativo e focalizzarsi sulla promozione del benessere e della prevenzione del rischio per soggetti in età evolutiva . Solitamente non vengono mai separate le dir dimensioni d’intervento.
Dopo questo primo momento di individuazione di bisogni , insieme alla famiglia, si condivide e si costruiscono azioni utili al raggiungimento degli obiettivi educativi di tipo psicomotorio e si crea un patto tra famiglia- bambino/a- psicomotricista .
Si inizia l’attività che solitamente non ha una durata inferiore ai 4/6 mesi con monitoraggio costante di bisogni/capacità; a fine attività si può ri-effettuare un bilancio delle competenze acquisite e delineare un profilo di sviluppo raggiunto nell’arco del tempo .
SERVIZI
Pedagogia Clinica
PSICOMOTRICITà EDUCATIVA E FUNZIONALE INDIVIDUALE E DI GRUPPO E per disturbi del neurosviluppo
Attività di potenziamento e recupero su DSA e ADHD
doposcuola specialistico PER BES
Valutazione DSA
Colloqui pedagogici per adulti e minori
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